Tutti desideriamo avere denti bianchi senza spendere una fortuna! Per questo motivo sono in tantissimi a cercare metodi naturali e sicuri per sbiancare i denti a casa.
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In questo articolo esploreremo 5 metodi naturali e chimici per ottenere uno sbiancamento dei denti efficace, sicuro e duraturo. Cercherò di esporre dettagliatamente gli aspetti positivi e negativi dei vari sistemi.
Sbiancare i denti con bicarbonato si sodio
Lo sbiancamento con il bicarbonato di sodio è certamente il metodo più utilizzato per sbiancare i denti. In realtà tale sostanza è in grado di eliminare le macchie superficiali dello smalto e quindi l’effetto finale non è uno sbiancamento, bensì uno “smacchiamento“. Sarebbe un sistema perfetto se non fosse per i rischi che a cui lo smalto è sottoposto. Infatti l’utilizzo costante del bicarbonato può determinare a lungo termine delle “ruvidità” dello smalto per il suo forte potere abrasivo. A causa di tali ruvidità i denti tenderanno a macchiarsi più facilmente per la presenza di superfici che tenderanno a trattenere maggiormente placca batterica e pigmenti contenuti nei cibi, nelle bevande e nelle sostanze assunte quotidianamente.
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Perossido di idrogeno e perossido di carbamide
Il perossido di idrogeno e il perossido di carbamide sono due sostanze chimiche capaci di penetrare gli strati profondi dello smalto e sbiancare efficacemente il dente, facendolo apparire più bianco e luminoso. Tali sostanze non si trovano in commercio e non possono essere vendute allo stato puro, ma devono essere opportunamente stabilizzate mediante dei brevetti per riuscire a rilasciare l’agente sbiancante finale che è l’ossigeno. In Italia la percentuale di prodotto sbiancante (perossido di idrogeno) che può essere venduta all’utenza è del 6%. Per accedere a percentuali maggiori è necessario rivolgersi a professionisti che possono gestire in totale sicurezza gli agenti sbiancanti.
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Olio di cocco (Oil pulling)
La pratica dell’oil pulling con olio di cocco è considerato un sistema sbiancante, ma in realtà non è in grado di rendere più bianchi i denti. La maggior parte delle persone ritiene che abbia effetti sbiancanti probabilmente perché riesce a mantenere una buona salute orale rendendo i denti puliti e sani e quindi visibilmente più luminosi. Infatti l’Oil pulling, oggetto di studio di numerose ricerche, è considerato un buon antimicrobico capace di mantenere una buona salute orale nel tempo, ma non è stato ancora dimostrato il suo effetto sbiancante.
Succo di limone e bicarbonato di sodio
Sono numerosissime le “ricette” di dentifricio fai-da-te che contiene limone e bicarbonato. A detta di numerosi utenti tale miscuglio è capace di sbiacare i denti e trasformare il tuo sorriso da giallo a bianco latte! È una bufala, non ci cascate. Infatti l’unione delle due sostanze, non solo non vi farà ottenere i risultati sperati, ma trasformerà la vostra igiene in una pericolosa pratica che potrebbe determinare danni permanenti a carico dello smalto. Il limone è una sostanza acida, mentre il bicarbonato è un agente abrasivo. Entrambe le sostanze, se gestite male, possono determinare erosioni e microlesioni dello smalto dei denti.
Sbiancare i denti con dentifrici neri al carbone attivo
Sono dentifrici che promettono effetti sbiancanti sorprendenti, ma con reali risultati estremerete scadenti e poco visibili. La loro azione “sbiancante” si basa infatti su due modalità: abrasiva e ottica.
L’azione abrasiva è data da una concentrazione, più o meno elevata, di micro- particelle abrasive che a contatto con le stelle dello spazzolino e lo smalto creano un effetto “scrub” capace di rimuovere, in parte, la presenza di macchie superficiali (più o meno come potrebbe farlo il bicarbonato).
L’azione ottica è data invece dal contrasto di colori presente tra il nero del dentifricio e lo smalto del dente. Il colore più scuro, per la durata dello spazzolamento, determinerà un “effetto ottico sbiancante” (facendo apparire meno gialli i denti), che svanirà non appena verrà eliminato il dentifricio.